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Dizion. 5° Ed. .
ACCATTABRIGHE.
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pag.83
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ACCATTABRIGHE. Definiz: | Sost. masc. Dicesi di Chi volentieri prende brighe, e si addossa faccende, cure noiose, pensieri per altrui; ed anche di Chi va in cerca di questioni e liti, e volentieri e per poco litiga. |
Dal sost. briga e dal verbo accattare. − Esempio: | Varch. Ercol. 127: E perchè molte volte [questi ser saccenti] si danno de' pensieri del Rosso, si chiamano ancora Accattabrighe, Beccalite e Pizzicaquistioni. | Esempio: | Cecch. Stiav. 4, 2: Or vedi bella cosa che io ho fatta! durato fatica, perso il tempo, e acquistato un nimico: orsù sempre s'impara; io sarò un'altra volta manco accattabrighe. |
Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 4, 3: Oimè! ch'io son sudato Con questo accattabrighe, Da cui non mi pensai sciorre in tutt'oggi, Sì mi s'era importuno Attaccato alle costole il saccente. |
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